Oggi ho intenzione di farvi tornare bambini: avete presente quella emozione che provavate scartando un regalo, chiedendovi cosa avreste trovato all’interno del pacco? Ebbene, come una sorpresa celata dalla carta regalo più sfavillante ecco a voi la Cappella Chigi, ospitata dalla chiesa di Santa Maria del Popolo.

Vi chiederete come mai sia passato dalla maestosità delle basiliche papali e delle chiese barocche a un ambiente così angusto e addirittura subordinato ad una chiesa che lo racchiude. La risposta è molto semplice: la Cappella Chigi è un capolavoro di Arte e di Architettura a cui hanno lavorato artisti del calibro di Raffaello e Bernini, i quali si sono ispirati ad altri pilastri dell’Architettura rinascimentale, un esempio su tutti Bramante.

I lavori per la Cappella iniziarono nel 1513 quando Agostino Chigi, il banchiere di Papa Giulio II, commissionò a Raffaello un nuovo sacello per la sua famiglia, dopo che l’artista urbinate aveva già lavorato per lui nella Villa Farnesina. L’opera venne completata nella prima metà del 1600 con alcune sculture del Bernini che oggi adornano le nicchie della cappella e le tombe dei Chigi.
Dal punto di vista architettonico, lo spazio progettato da Raffaello è un chiaro richiamo alla pianta centralizzata del “Piano pergamena” che Bramante ipotizzava per la Basilica di San Pietro. Il merito indiscusso di Raffaello risiede, infatti, nell’essere riuscito a concretizzare questa visione centralizzata dello spazio: Raffaello crea una cappella che può essere facilmente scomposta in un cubo sormontato da una cupola emisferica, la quale poggia a sua volta su un tamburo da cui penetra la luce per mezzo di alcune finestre. Alla cappella si accede attraverso un grande arco che si apre sulla navata laterale di sinistra della chiesa; all’interno lo spazio è scandito dal ritmo dell’arco trionfale e cioè da nicchie e arcate cieche destinate ad accogliere le sculture e i dipinti.

La cupola è decorata con cassettoni dorati e con mosaici realizzati su disegno dello stesso Raffaello. Come già anticipato, la parte bassa della cappella raccoglie le sculture di Bernini e di Lorenzetto. Due sono le sculture che attirano maggiormente l’attenzione, ovvero quelle che custodiscono le tombe di Agostino e Sigismondo Chigi, proprio perché sono di forma piramidale, simbolo di eternità.
Curiosità: la Cappella Chigi compare sia nel romanzo sia nel film Angeli e demoni di Dan Brown; la Cappella, infatti, è il punto di partenza del Cammino dell’illuminazione, il famoso percorso segreto ideato da Brown. Eppure Nel film quella che vedete non è davvero la Cappella Chigi, così come la chiesa in cui entrano i protagonisti non è Santa Maria del Popolo… vi state chiedendo perché? La ragione sta semplicemente nel fatto che la troupe cinematografica non ha ricevuto il permesso di filmare all’interno della chiesa.
Come arrivarci: dalla fermata della Metro A “Flaminio” attraversare la strada in direzione di Piazza del Popolo, la chiesa si trova sulla sinistra appena entrati da Porta del Popolo.
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