Se foste voi a dover realizzare una chiesa, riuscireste a non impreziosirla al suo interno con decorazioni dorate e policrome per esaltarne la sua bellezza? Un esempio di questa esaltazione è proprio la bellissima chiesa di San Luigi dei francesi, a pochi passi dal Pantheon e da Piazza Navona, che dal 1589 è diventata la chiesa nazionale dei Francesi a Roma. La comunità francese possedeva già una piccola cappella nei pressi di Sant’Andrea della Valle, tuttavia alla fine del XV secolo decise di costruire una nuova chiesa nazionale.

I lavori iniziarono nella prima metà del 1500 grazie alla intercessione di Caterina de’ Medici che finanziò l’intero progetto realizzato da Giacomo della Porta e da Domenico Fontana. Successivamente, nel 1749, gli interni vennero rinnovati dall’architetto francese Antoine Dèrizet. La chiesa venne intitolata a Maria Vergine, a San Dionigi e al re San Luigi IX, ma è conosciuta soprattutto per merito di quest’ultimo santo al quale è dedicata, tra l’altro, una splendida cappella.
Dal punto di vista architettonico, la chiesa presenta tre navate con quelle laterali che ospitano cinque cappelle per lato. Tutto l’interno della Chiesa è un’esaltazione della Francia per mezzo di decorazioni con stucchi dorati e marmi policromi ad opera dell’architetto Francese Dèrizet.
La chiesa è, inoltre, assai nota al mondo intero perché ospita dei capolavori dell’arte del XVII secolo, da Domenichino a Guido Reni, passando per Caravaggio. Nella cappella Contarini sono presenti, infatti, tre fra le opere più emblematiche del celebre artista ovvero il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e la Vocazione di san Matteo.
Curiosità: internamente, sulla facciata della chiesa, è presente un bellissimo esemplare di organo a canne “Joseph Merklin” che è stato inglobato del tutto nelle decorazioni della chiesa.
Come arrivarci: da Piazza della Rotonda prendere via Giustiniani e la chiesa sarà alla vostra destra.
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