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Probabilmente per i non fiorentini la chiesa di cui sto andando a trattare potrebbe risultare sconosciuta, perché la nostra cultura ci porta ad associare la città di Firenze alla Basilica di Santa Maria Novella (di cui vi ho parlato nello scorso appuntamento, ricordate?) e ala chiesa di Santa Maria del Fiore. È stata una bella scoperta anche per me e sono rimasto piacevolmente colpito da questa chiesa dai caratteri rinascimentali che si mescolano con quelli barocchi, dando la prova di come sia evidente il passaggio dall’una all’altra fase architettonica. Oggi, insomma, vi parlo della Basilica della Santissima Annunziata che si trova nell’omonima piazza che ospita il capolavoro di architettura brunelleschiana dello “Spedale degli Innocenti”.FullSizeRender (4)

Come ho già accennato, la chiesa ha subito numerosi cambiamenti nel tempo. La sua costruzione risale al 1250 quando una compagnia di giovani devoti fiorentini, chiamati Servi di Maria, decisero di costruire una basilica dedicata alla Vergine Maria. I lavori si protrassero per moltissimi anni e pare che nel 1280 la chiesa avesse una pianta rettangolare e solo successivamente, nel corso del 1300, venissero realizzate le prime cappelle votive a Sant’Anna, San Biagio, San Martino della famiglia Guadagni e alla Santissima Annunziata. Nel 1444 venne affidato il progetto della tribuna della chiesa all’Architetto Michelozzo che restaurò anche la sagrestia e la navata sinistra. Gli ultimi grandi interventi risalgono al 1664 quando Mattia dè Medici, figlio di Cosimo II, finanziò i lavori per la copertura delle navate della chiesa.FullSizeRender (5)

Per accedere alla chiesa occorre entrare prima in un atrio a forma di quadrilatero, un atrio progettato da Michelozzo e abbellito da colonne corinzie che reggono gli archi. Questo ambiente è chiamato “Chiostro dei Voti” perché nei secoli erano stati posti all’interno dei quadri votivi e delle statue.FullSizeRender j

La chiesa presenta una pianta composta da una croce latina con la parte del coro di forma circolare, posta all’estremità della navata centrale. Il coro, in un secondo momento, venne coperto con una cupola da Leon Battista Alberti che costruì anche l’arco di collegamento con la navata centrale. L’interno è completamente decorato secondo i canoni barocchi con l’utilizzo di marmi, stucchi e dorature. La decorazione del soffitto, opera emblematica di tutto il complesso, è stata eseguita dal pittore Baldassarre Franceschini detto il Volterraneo.FullSizeRender f

L’elemento di spicco della Basilica è, senza alcun dubbio, la cappella della Santissima Annunziata che nel corso dei secoli, in seguito alla devozione da parte dei fedeli, ha subito restauri e ampliamenti che l’hanno portata a diventare un vero e proprio tempietto. Tutto ciò è stato possibile grazie al finanziamento da parte della famiglia Medici, di Piero di Cosimo dè Medici, nei confronti del progetto di Michelozzo che prevedeva la costruzione di un’edicola sorretta da quattro colonne corinzie di marmo di carrara.FullSizeRender (5)Curiosità: si dice che l’artista Andrea del Sarto, mentre stava dipingendo “La Nascita della Vergine”, si addormentò dopo aver disegnato l’angelo ed ebbe un incubo: non essere in grado di realizzare una vergine migliore dell’angelo che aveva appena disegnato. Quando si svegliò, tuttavia, il dipinto era già stato completato da una “mano miracolosa”.FullSizeRender kl

Come arrivarci: Dalla piazza del Duomo prendere Via dei Servi e percorrerla per duecento metri. La chiesa si trova del lato opposto di arrivo nella Piazza della Santissima Annunziata.Senza titolo-1